mercoledì 30 marzo 2011

ARRAMPICATA SPORTIVA


 ISTRUTTORE
MARCO GIAMPIETRI cai Asti

 ORARIO CORSI 
LUNEDI' 18 APRILE       18,00 - 20,00

VENERDI' 22 APRILE     18,00 -  20,00

LUNEDI' 2 MAGGIO        18,00 -20,00

VENERDI' 6 MAGGIO     18,00 - 20,00

INF@
cell.339/3422131 – 


e-mail:wasbedeutet@libero.it

PESCE D'APRILE

La via del "PESCE D'APRILE" è una via storica. Salita il 31 marzo del 1973 da Motti-Kosterliz seguiti da Manera e C.
Famosa perchè è la prima via salita solo con l'uso di nut (all'epoca chiamati blocchetti da incastro).
Tutte le vie nella valle dell'Orco seguono l'etica TRAD. Cioè niente spit. Sono in generale molto impegnati
ve. 


 IL GRANDE TOBIA




Sempre lui ... in action ;)


BgT con casco da prestazione ;)



TOBIA ora sul diedro del 4° tiro



Zazzà .. sul diedro del 4° tiro


. FEDE il diedro del 4° tiro




Zazzà ... uscita del 5° tiro


FEDE La fessura del 6° tiro


Fessura del 6° tiro


DIDO 


GRAZIE FEDE PER LE FOTO

martedì 29 marzo 2011

AVVICINAMENTO ALL'ALPINISMO


MERCOLEDI 30 MARZO 

SALA POLIFUNZIONALE PALAGUERCI 
INCONTRO CON CARLO GALLONE

LA GUIDA ALPINA CARLO GALLONE  CI PARLERA'  DEL  NUOVO CORSO DI ALPINISMO PER ADULTI CHE AVRA' INIZIO IL  4 MAGGIO PRESSO LA NOSTRA SEDE.



IL CORSO PREVEDE
1 LEZIONE TEORICA IN SEDE
2 USCITE IN FALESIA
2 USCITE SU GHIACCIAIO

POSSIBILITA' DI AUMENTARE LE USCITE IN BASE ALLA RICHIESTA DEGLI ISCRITTI.

INF@
cell.3393422131 

e-mail:wasbedeutet@libero.it

giovedì 24 marzo 2011







COME FUNZIONA UN CAMALOT

Il funzionamento del Camalot™ si basa essenzialmente sul movimento e sulla forma delle camme.

La forma del sistema di camme caricate a molla è tale per cui l’angolo, formato tra la linea immaginaria che congiunge l’asta al punto di contatto della camma con la parete rocciosa e l’orizzonte, rimane sempre uguale per tutta la rotazione della camma. Tale caratteristica viene definita “camma ad angolo costante”. Qualunque sia la posizione delle camme, aperte o chiuse, l’angolo è sempre lo stesso.
Se l’angolo non fosse costante, la protezione avrebbe diverse proprietà di sicurezza per i vari gradi di apertura. La curvatura delle camme è una spirale logaritmica.

In caso di caduta il Camalot™ viene sollecitato con una spinta verso il basso le camme ruotano verso l’esterno e, espandendosi, contrastano la spinta, premendo contro le pareti rocciose.
Ciò aumenta la forza d’ attrito e quindi la capacità di presa del Camalot™.


font roncoalpiismo


CAMALOT™ BLACK DIAMOND
ISTRUZIONI
COME FUNZIONA UN CAMALOT?

Il funzionamento del Camalot™ si basa essenzialmente sul movimento e sulla
forma delle camme. La forma del sistema di
camme caricate a molla è tale per cui l’angolo, formato tra la linea immaginaria
che congiunge l’asta al punto di contatto della camma con la parete rocciosa e
l’orizzonte, rimane sempre uguale per tutta la rotazione della camma. Tale
caratteristica viene definita “camma ad angolo costante”. Qualunque
sia la posizione delle camme, aperte o chiuse, l’angolo è sempre lo stesso.
Se l’angolo non fosse costante, la protezione avrebbe diverse proprietà di
sicurezza per i vari gradi di apertura. Per stabilire la giusta curvatura delle
camme, i tecnici usano una spirale che crea un angolo costante tra
la linea orizzontale e ogni altra linea tra il centro della spirale e un punto di
contatto con un’asse verticale.
In caso di caduta il Camalot™ viene sollecitato con una spinta
verso il basso le camme ruotano verso l’esterno e,
espandendosi, contrastano la spinta, premendo contro le pareti rocciose.
Ciò aumenta la forza d’ attrito e quindi la capacità di presa del
Camalot™.
Nota: Bisogna accertarsi di posizionare i Camalot™ in punti adatti perché in
caso di caduta, come qualunque protezione a camme caricate a molla, essi
generano una grande forza verso l’esterno aumentando la probabilità di
provocare la caduta di lastre o blocchi di roccia che, in un primo momento,
potevano sembrare sicuri.

 
COME SI POSIZIONA UN CAMALOT™

Per posizionare un Camalot™ in modo corretto si devono considerare vari fattori:
la dimensione del Camalot™, la posizione corretta e il giusto allineamento delle
camme, l’orientamento nella direzione del caricamento previsto, la qualità della
roccia. Posizionamento. Idealmente, tutte le camme del sistema, in posizione
chiusa o semichiusa (chiusura tra 50% e 90%), dovrebbero essere a contatto
della parete rocciosa e il manico del Camalot™ dovrebbe corrispondere alla
direzione del caricamento. Data la sua conformazione brevettata a doppia asta,
il Camalot™ può lavorare anche in posizione aperta come un dado passivo.
Attenzione: solo i Camalot™ .4-5 possono essere usati come dadi passivi, i
Camalot™ .1-.3 no.
? Esercitarsi a posizionare i Camalot mentre si è a terra
? Prima di inserire la protezione in una fessura porsi alcune domande:
La roccia è solida? Evitare le pietre che suonano a vuoto, friabili o pericolanti. Le
lastre ampie sono particolarmente insicure.
Com’è la struttura della roccia? Siccome le protezioni a camme caricate a
molla giocano sull’attrito tra le camme e la superficie rocciosa, se la roccia è
molto levigata, ghiacciata o umida, potrebbero scivolare. Se all’interno della
fenditura vi sono sassi o speroni di roccia, quando il Camalot™ subisce lo
strappo, potrebbero spaccarsi o spostare le camme.
- Esaminare bene i propri Camalot™ e scegliere quello di misura giusta.
Ricordare che, potendo scegliere, il posizionamento con camme ben chiuse
è decisamente più efficiente di quello a camme aperte.
- Prendere il Camalot™ e chiudere le camme tirando indietro la barretta.
-  Inserire l’attrezzo con le camme nella fessura e con la barra con
la fettuccia che punti nella direzione del carico.
- Rilasciare la barretta. Le camme tendono a ritornare nella posizione
aperta. La posizione è corretta se le quattro camme sono a contatto con la
roccia.
- Dare uno strattone al Camalot™ nella direzione prevista dello strappo per
provare se resta in posizione: non deve spostarsi né ruotare sulle camme. Se
sembra che il movimento della corda possa farlo spostare, usare un anello di
fettuccia lungo.
- Agganciare la corda. Nell’occhiello terminale del manico si può far
passare esclusivamente una fettuccia: non inserirvi direttamente
moschettoni o altro.
- Esercitarsi a immaginare tutta la montagna come un unico sistema
di sicurezza. Per evitare le cadute pericolose, non confidare mai
esclusivamente in qualcosa di particolare.
? Le fessure svasate che si allargano verso l’esterno, sono un problema per
qualunque protezione. I Camalot™ però offrono grande sicurezza dove molti
altri sistemi falliscono. In ogni modo, si deve ricordare che più una fessura è
svasata meno sicuro diventa la collocazione.
? I Camalot™ sono sistemi flessibili, tanto che è possibile, sacrificando un
po’ la resistenza, caricarne il manico anche se si trova sopra i bordi della
fessura; in ogni modo è preferibile evitare che la protezione si pieghi. Quando
si deve caricare un Camalot™ con il manico posto sopra un bordo è bene prima
controllarlo per verificare che non sia incurvato. Se per qualche motivo il tubo
in plastica del manico è tagliato o strappato, il Camalot™ è ancora
perfettamente usabile, i cavetti invece non devono essere consumati, quindi
controllarli sempre.
? Un Camalot™ inserito e completamente chiuso può essere difficile da
estrarre perciò è bene lasciare sempre le camme leggermente aperte, in
modo da poterle chiudere del tutto al momento del recupero.
Nota: il Camalot™ è solo uno dei molti mezzi di protezione. A volte
scegliere il mezzo giusto può non essere facile, se non si è sicuri
dell’equipaggiamento necessario bisogna farsi consigliare da un esperto.


POSIZIONAMENTO ERRATO
 Non posizionare mai un Camalot™ al limite di una fessura,
potrebbe scivolare fuori e non arrestare l’eventuale caduta.
 Non metterlo mai con le camme fuori assetto, per esempio due camme
aperte e due chiuse.

RESISTENZA
Gli accessori per arrampicare sono regolati sul loro carico di rottura reale. Ciò
significa che un accessorio può rompersi alla sua resistenza nominale. Black
Diamond ha adottato un standard di collaudo dei suoi prodotti molto elevato,
denominato Three Sigma. È un sistema a base statistica per la determinazione
delle resistenze nominali.
CONTROLLO REGOLARE
Prima e dopo ogni uso, accertarsi che il meccanismo di apertura e chiusura
dei propri Camalot™ sia scorrevole, che le camme si muovano con facilità e
in modo indipendente. La protezione deve essere eliminata o riparata con ricambi originali se:
- Durante una caduta le camme si sono danneggiate
- La dentatura delle camme è consumata
- Il manico o la barretta sono incrinati
- I cavetti sono sfilacciati, strappati o comunque danneggiati
- Le molle sono deboli o danneggiate.
Per consigli e istruzioni per la sostituzione della
fettuccia ad anello, contattate l'ufficio garanzie e ricambi Black Diamond
Europa chiamando il numero +41 61 715 95 95.
Quando non si è certi se una parte di una protezione è affidabile o meno, la
risposta è molto semplice: non lo è. Inoltre nulla vive in eterno. Quando un
accessorio mostra parti deboli, rotte o dubbie, eliminarlo definitivamente.
CURA DEI CAMALOT™
I Camalot™ richiedono una certa dose di cure, ma se riposti adeguatamente e
controllati con regolarità dureranno a lungo.
- Riporre i Camalot™ in un luogo pulito e asciutto, lontano dalla luce
solare diretta.
- Tenerli lontano da fonti di calore
- Non metterli a contatto di sostanze corrosive come acidi di batterie,
solventi, ecc.
-Se si inceppano per la polvere o scorrono male, lavarli con acqua molto
calda e pulita e asciugarli bene. Lubrificarli e togliere il grasso in eccesso.
- Se entrano a contatto con acqua salata o aria salmastra, lavarli e
lubrificarli
- Tenere le aste lubrificate per evitare che arrugginiscano.
www.500mm.it/blog/?dl_id=36

lunedì 14 marzo 2011


SULLA NOSTRA PAGINA DI FACEBOOK ABBIAMO PUBBLICATO questo filmato










ECCO IL COMMENTO DI MARCO CRIVELLI  UN AMICO DI DAVIDE *


un amico, un grande climber ma soprattutto una grande persona che faceva del mondo attorno a lui un posto migliore dove stare...poi un telefono che squilla di notte in una tendina alla base del wenden per dirti che lui non c'è più e resta solo la tristezza e il vuoto...ciao Uccio ovunque tu sia...

giovedì 10 marzo 2011

AVVICINAMENTO ALL'ARRAMPICATA 10/ 17 ANNI


IL PRESIDENTE F.CAPRA CON I DUE ISTRUTTORI

MARCO E NICOLA  CONOSCONO I RAGAZZI DEL CORSO


VENERDI  11 MARZO ORE 21 SALA POLIFUNZIONALE PALAGUERCI

" LEZIONE PRATICA SULL'USO DELL'ARVA."

DOLFINI ROBERTO - vice delegato soccorso alpino Sez. Alessandria
BISIO ROBERTO - membro soccorso alpino Sez.Alessandria

  VI ASPETTIAMO ....

mercoledì 9 marzo 2011

I RAMPONI

I RAMPONI
I ramponi sono attrezzi appartenenti all'equipaggiamento  alpinistico utilizzati per la progressione su   ghiaccio o neve  ghiacciata.
Quelli "classici" sono costituiti da punte metalliche che vengono mantenute solidali agli  scarponi grazie a un intreccio di  cinghie  che sono poi strette da una o più fibbie . I ramponi di stampo moderno (detti ramponi ad attacco rapido) sono invece dotati, nella parte anteriore, di un segmento in acciaio  destinato a porsi nel corrispondente incavo degli scrpon da ghiaccio a suola rigida e, nella parte posteriore, di un meccanismo a scatto che ne consente il fissaggio.

RAMPONI CON AGGANCIO AUTOMATICO - Questi ramponi hanno un aggancio meccanico in punta e tallone. L'aggancio in punta è composto da un filo metallico con forma a semicerchio che va ad agganciarsi su scarponi predisposti ( un'incisione netta sulla punta che funge da supporto). In alcuni modelli sul filo metallico è saldato un lamierino di sicura che va agganciato alla fettuccia di chiusura. L'aggancio del tallone è composto da una leva che si appoggia sulla tacca degli scarponi predisposti e che viene ribaltata verso il tallone, bloccando il rampone. Questo tipo di rampone ha il vantaggio di impiegare meno tempo per essere indossato e di essere piuttosto stabile. Lo svantaggio è che non tutti gli scarponi sono predisposti, quindi avremo meno possibilità di scelta quando dovremo cambiare gli scarponi.


RAMPONI CON AGGANCIO SEMIAUTOMATICO - Questi ramponi hanno un aggancio a gabbia in punta e meccanico sul tallone. L'aggancio in punta è composto da una gabbietta (o museruola) generalmente in plastica, che abbraccia la punta dello scarpone, indipendentemente dalla forma o dal modello. L'aggancio del tallone è composto da una leva che si appoggia sulla tacca degli scarponi predisposti e che viene ribaltata verso il tallone, bloccando il rampone (la stessa del modello ad aggancio automatico). Questo tipo di rampone ha il vantaggio di impiegare poco tempo per essere indossato e di essere abbastanza stabile. Gli scarponi predisposti per l'aggancio semiautomatico sono sempre più numerosi.


RAMPONI CON ALLACCIATURA VELOCE
-
Questi ramponi hanno agganci a gabbia in punta e sul tallone. L'aggancio è composto da due gabbiette, generalmente in plastica, che abbracciano lo scarpone, indipendentemente dalla forma o dal modello. Questo tipo di rampone necessita di un po' più tempo per essere indossato, e comunque una volta montato risulta abbastanza stabile: ogni tanto conviene dare un'occhiata all'allacciatura ed eventualmente mettere in trazione le cinghie. Questo rampone è compatibile pressochè con tutti gli scarponi in commercio.
RAMPONI CON ALLACCIATURA - Questi ramponi (obsoleti e on più in commercio) avevano agganci a fettuccia: erano composti da una o più fettucce da infilare sui vari anelli attorno al rampone, seguendo un percorso preciso. Questo tipo di rampone necessitava di più tempo per essere indossato, andava periodicamente controllato lo stato dell'allacciatura ed eventualmente rimesse in trazione le cinghie. Questo rampone era compatibile con tutti gli scarponi, ma aveva il difetto di essere piuttosto laborioso da indossare, soprattutto in mezzo alla neve con i guanti.

SISTEMA GRIVEL GSB® - Il SISTEMA GRIVEL GSB® prevede che nella suola dello scarpone sia praticato un foro rettangolare profondo circa 3 cm. dove va ad interfacciarsi una sorta di uncino posto sulla punta del rampone. I vantaggi di questo sistema sono la perfetta compatibilità indipendentemente dalla forma e dal numero degli scarponi; gli svantaggi sono rappresentati dal sistema proprietario e dalla scarsità di modelli di scarpone predisposti attualmente disponibili. 

RAMPONI DA CENTRO SCARPA - Questi ramponcini hanno un semplice aggancio a fettuccia rapido e si indossano in pochi secondi. Non sono assolutamente da prendere in considerazione se dobbiamo fare molta strada, poichè impediscono il movimento del piede e danno una sicurezza aleatoria. Sono infatti assai poco stabili, si slacciano con estrema facilità anche da soli. Sono da usare solo per brevi tratti su neve o ghiaccio.

ANTISCIVOLO - Come i ramponcini da centro scarpa, anche questi non sono veri ramponi, ma dei sisemi antiscivolo che vanno indossati sopra le scarpe. Ne esistono vari modelli con resa più o meno efficace nel ghiaccio o nella neve compatta. Utili in città per non scivolare e per affrontare piccoli tratti ghiacciati in salita e discesa, non devono essere considerati una sostituzione dei ramponi, poichè la loro efficacia e stabilità è limitata.

PDF  MANUALE  ALPINISMO SU GHIACCIO QUI




LAVORI IN PALESTRA



sabato 5 marzo 2011





Expedition:
Pakistan
Atleta:
Hervé Barmasse,
Data:
20 gennaio / 2 Feb 2010













Oltre l'apertura di nuove vie di ghiaccio e le discese lungo sulle montagne inesplorate, l'obiettivo di questa spedizione era quello di aiutare una comunità di progresso facchini, sia in termini di sicurezza e di tecnica. Inoltre, grazie alla collaborazione del dottor Cavana, abbiamo organizzato una clinica per affrontare i problemi legati agli aspetti medico-sanitari della zona

Il pakistano Inverno, Shimshal ei suoi facchini
Shimshal Valley, 20 gennaio 2010
A differenza dell'estate, quando i campi di grano, alberi e prati verdi contrasto il colore marrone della terra e roccia asciutta, ora tutto è grigio come un film in bianco e nero. Fa freddo anche a quote basse e al di sopra di 1600 metri è completamente ghiacciato.Noi avanziamo lungo nella nostra jeep verso Shimshal su un accidentato, su strada sconnessa che è stato letteralmente strappato alla montagna grazie alla forza di volontà dei suoi abitanti, oltre 23 anni di duro lavoro con una pala e piccone. Questa spettacolare avventura off-road da sola giustifica un viaggio in Pakistan.






Noi avanziamo lungo nella nostra jeep verso Shimshal su un accidentato, su strada sconnessa che è stato letteralmente strappato alla montagna grazie alla forza di volontà dei suoi abitanti, oltre 23 anni di duro lavoro con una pala e piccone. Questa spettacolare avventura off-road da sola giustifica un viaggio in Pakistan.
Nel villaggio non c'è acqua corrente, niente telefoni o televisori. Solo poche famiglie hanno installato piccoli pannelli solari che garantiscono la luce per tre ore alla volta durante le lunghe notti invernali. Non ci sono medici e l'ospedale più vicino è in Gulmit, dove un medico di medicina generale sovrintende a tutte le emergenze, senza l'utilizzo di materiale "sofisticati" medica. La comunità è molto unita e gli abitanti si aiutano a vicenda come in una grande famiglia. Qualsiasi problema è un problema per Shimshal e non per una sola persona.



Patate, riso, chapatti, dal, piselli e fagioli sono preziosamente razionata per assicurarsi che non siamo rimasti senza forniture prima del rifornimento successivo. Una volta ogni tanto si arriva a mangiare carne di capra o yak. A differenza dell'estate, non ci sono polli perché non sarebbe sopravvissuta alla temperature rigide dei mesi invernali. Il yak è anche una caratteristica di Shimshal. E 'raro incontrare questi animali, in Pakistan, ma nella valle Shimshal, lungo il confine con la Cina, migliaia di loro Liev nel deserto.
La temperatura durante i cinque mesi invernali, è costantemente sotto zero da meno 12 a meno 20, e anche seduto vicino alla stufa a legna raramente ottiene superiore a 5 gradi. L'impressione che ricavo è che durante l'inverno questo paese attende con pazienza l'estate nello stesso modo i miei antenati nelle Alpi ha fatto, 150 anni fa.
Nel villaggio di Shimshal più di 40 persone hanno scalato una montagna di 8000 metri e Rajab Shan, l'unico pakistano ad aver scalato tutte le cime da 8000 metri del Karakorum è nato qui. E 'considerato un vero eroe in tutto il Pakistan.

Vicino alla morte.
Shimshal Valley, 22 gennaio 2010.
metri cubi di roccia passare sopra la mia testa come proiettili. Mi aggrappo alla mia piccozze da ghiaccio e l'ultimo pezzo di protezione messo molti metri sotto i miei piedi. Non posso fare altro che guardare verso l'alto e la speranza che non verrà raggiunto. Io vedo una valanga di neve e detriti venire verso di me. Il mio sguardo si rivolge a pietra. Io frizione le piccozze ancora più stretta, più bassa la testa e aspettare l'impatto che spazzerà via, verso la mia morte.
Ho spesso sentito dire che quando si ha la certezza che stai per morire, si vede il flash vita davanti a te come un film ... Niente di tutto questo è vero. In quel momento, avevo un solo pensiero: si deve vivere. Con la volontà spietata di chi lotta per la sopravvivenza, riesco a evitare la valanga. Per un momento è tutto in silenzio, tutto è tranquillo. Il silenzio è presto rotto da grida il mio partner per me venire giù il più presto possibile. Alzo lo sguardo e vedere un enorme pezzo di roccia, delle dimensioni di una macchina, venendo verso di me.
Ora ne sono certo. Ora è definitivamente finita.
Il mio corpo è paralizzato. Il senso di chiarezza, ho avuto fino poi scompare. Io avvicinarsi quanto più mi sarà possibile per il muro di ghiaccio, stringendo le piccozze più forte che posso e, con gli occhi chiusi, attendo il colpo. Qualcosa mi sfiora, mi ha colpito da neve. Apro gli occhi e fare qualche passo verso il basso.
L'incubo è finito. Sono ancora vivo.
Ho messo una vite in uno strato di ghiaccio sul mio abbraccio a sinistra e si scende velocemente al mio partner che con me l'istinto materno e mi guida verso la grotta che li proteggevano. Non posso rimanere ancora. L'adrenalina pervade il mio corpo e, nonostante tutto, ho mantenere un atteggiamento sfrontato. Davanti agli occhi sbalorditi dei miei amici, mi comporto come se nulla fosse accaduto. Hanno sicuramente deve, giustamente, pensi che io sia pazzo. Passano parecchi minuti e sono sopraffatto da un senso di vuoto. In silenzio, confuso, io faccio la mia strada verso Shimshal.



 




FONT http://www.thenorthfacejournal.com/

HERVE' BARMASSE SARA' OSPITE DELLA NOSTRA SEDE NEI PROSSIMI MESI

giovedì 3 marzo 2011

ARRAMPICATA SPORTIVA
per ragazzi dai 10 ai 17 anni

 ISTRUTTORE  MARCO GIAMPIETRI


LUNEDI' 7 MARZO dalle ore 18,00 alle ore 20,00

VENERDI' 11 MARZO dalle ore 16,00 alle ore 18,00

LUNEDI' 14 MARZO dalle ore 18,00 alle ore 20,00

VENERDI' 18 MARZO dalle ore 16,00 alle ore 18,00



INF@
SEDE CAI VALENZA GIARDINI ALDO MORO  

e-mail:cai@valenza.it
CELL.3393422131  

mercoledì 2 marzo 2011

MERCOLEDI 30 MARZO SEDE PALAGUERCI
INCONTRO CON CARLO GALLONE 

DURANTE LA SERATA CONOSCEREMO L'ISTRUTTORE   CARLO  GALLON CHE CI PARLERA'  DEL NUOVO CORSO DI ARRAMPICATA  DI MAGGIO