venerdì 25 febbraio 2011

GRI GRI


Dati Tecnici:
  • Utilizzo con corde singole, dinamiche da 10 a 11 mm
  • Omologato CE
  • Peso 225 g
Note:
  • E' molto importante un adeguato addestramento prima dell'utilizzo poichè, utilizzato in modo errato non garantirebbe il bloccaggio in caso di caduta.
  • Utilizzo: al contrario di quello che suggerirebbe lo spigolo smussato ben visibile in figura, la corda non dovrebbe scorrere su tale lato. Il grigri deve essere attaccato all'imbrago (con un moschettone HMS) parallelamente al terreno con il disegno dell'utilizzo rivolto verso di noi (proprio come in figura). Tale utilizzo implica che la mano dell'assicuratore, che permette l'uscita della corda senza bloccaggi indesiderati, deve stare sotto il grigri stesso, dalla parte della frizione (nella figura di colore grigio). Una eventuale caduta dell'arrampicatore strapperebbe quindi di mano il grigri all'assicuratore evitando un mancato bloccaggio (ciò può avvenire se con la mano si tiene compressa la frizione).
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  •  ISTRUZIONI 

  • Per prima cosa occorre che il compagno di arrampicata assicuri il proprio imbrago ad un capo della corda con un nodo a otto o savoia. A questo punto bisogna aprire il nostro gri-gri facendo roteare su di loro le due parti metalliche di cui è composto. Prendi in mano ora la corda più o meno un paio di metri dal nodo a otto.
  • E' ora il momento di inserire la corda all'interno del gri-gri. Questa operazione va effettuata con estrema attenzione in quanto il dispositivo funzionerà solo se la corda viene inserita dal verso giusto, in caso contarrio si avrà una caduta rovinosa del compagno a terra. Il capo della corda del compagno che arrampica deve uscire dalla parte superiore del gri-gri, in questo modo, in caso di uno strattone, la leva meccanica può lavorare correttamente schiacciando la corda senza farla scorrere. Sul gri-gri è comunque indicato con un chiaro e semplice disegno il verso di inserimento.
  • Richiudi ora il gri-gri. Unisci le due parti dello stesso prendendo un moschettone a ghiera e infilandolo sui due anelli di cui le due parti del gri-gri sono composte. Ora inserisci il moschettone sull'anello di servizio dell'imbrago. Controlla ancora il corretto posizionamento della corda dando una strattonata alla stessa. Adesso il tuo compagno può partire.
  • La corda può essere recuperata o allungata agevolmente evitando bruschi stattoni che farebbero bloccare automaticamente il dispositivo come si trattasse di una caduta. Anche il funzionamento in caso di un volo del compagno è del tutto automatico, è buona norma tenere pronta la mano che stringe la corda in entrata.
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UTILIZZO DISCENSORE A SECCHIELLO

tuber o secchiello


un esempio di tuber
Con questo nome intendiamo un dispositivo a forma di secchiello, dove la/e corda/e vengono fatte passare in un'apposita cava, queste vengono a formare 2 asole, che dovranno poi essere intercettate da un moschettone, collegato all'imbragatura. Il secchiello puo' essere utilizzato per assicurazione sia del primo di cordata che del secondo e per la discesa in corda doppia, ma il grande vantaggio è la presenza su una vasta gamma di secchielli di dentature sulla faccia dell'uscita del capo della corda che vanno a stringere la corda quando vi è il bloccaggio da parte dell'assicuratore, favorendo una maggiore trattenuta della corda nel discensore. Si ricorda che non va mai tolta la mano dal capo libero della corda.

Vantaggi

I vantaggi del Tuber sono:
  • Facilità d'uso e di montaggio
  • Rapporto di frenatura basso, importante se gli elementi di sicurezza della catena non sono molto affidabili.
  • Non presenta problemi d'utilizzo con due corde in quanto queste lavorano separatamente nella due cave metalliche dell'attrezzo.
  • Permette la discesa in corda doppia.

svantaggi


  • Non va mai tolta la mano dal capo libero della corda.
  • In caso di caduta verso il basso non svolge la funzione di dissipatore.

La Dott.ssa Paola Peila gia' Direttore Generale del Cai , e' stata in visita alla Sez.  di Valenza .
Accompagnata dal Dott.Garuzzo 




e' stata  ricevuta dal Segr.Sisto, dal Rag. Manfredi e dal responsabile della palestra di arrampicata Stefano.



Ha avuto grandi parole di elogio per la Sede di cui aveva già avuto sentore, per la meritoria attività della Sezione e per il complesso di iniziative portate avanti dal Cai di Valenza.





Dopo aver pranzato ai "Pomini Rossi, " ha ringraziato e ha promesso di ritornare a Valenza  e possibilmente di partecipare alla classica escursione invern

giovedì 24 febbraio 2011

VIA FERRATA "CIAO MIKI" - MONTE MARS - Piemonte



quota base della ferrata (m): 2200
sviluppo ferrata (m): 500
dislivello avvicinamento (m): 350
difficoltà: D ::
esposizione prevalente: Nord-Est
località partenza: Lago Mucrone (Biella, BI)
punti appoggio: Rifugio Rosazza e rifugio Coda





La via ferrata rappresenta un divertente itinerario per salire al M. Mars con un percorso suddivisibile in tre gradi di difficoltà: 
Prima parte ferrata impegnativa, seconda parte cresta attrezzata.

1- dal col Chardon 2220 alla q. 2320~, (sviluppo 500 m.) “via ferrata-difficile”, dove è necessario il set da ferrata.
2- dalla q. 2320~ alla q. 2400~, “sentiero attrezzato-facile”.
3- dalla q. 2400 alla punta per il sentiero della via normale D23.
descrizione:
Dal lago Mucrone 1900 (raggiungibile da Oropa in funivia), salire al col Chardon 2220 per sentiero D23 e D23a (1h 15’~).
Salire quindi alla punta seguendo la “via ferrata”, il successivo “sentiero attrezzato” e poi il sentiero D23 ( 2h 30’~).

Discesa o per la “via normale” D23 o per il “sentiero attrezzato” della cresta S-SO che porta al rifugio Coda e poi per sentiero C11.

mercoledì 23 febbraio 2011

GORGES DU VERDON 29 APRILE - 3 MAGGIO





30 APRILE       SENTIERO MARTEL


DSL 350 discesa 500 in discesa   DIFF.E  ORE 6/7 












1 MAGGIO SENTIERO DELL'IMBUT
DSL600  DIFF EE  ORE  5/6









SENTIERO SULLA RIVA SINISTRA DEL VERDON (LUNGHEZZA 6 KM) E' IL PERCORSO PIU' BELLO DEL CANYON ED E' CARATTERIZZATO IN ALCUNI TRATTI DA CAMMINAMENTI SU CENGE SCAVATE NELLE PARETI ROCCIOSE (SPEZZONI DI CAVI D'ACCIAIO RENDONO SICURI ALCUNI PASSAGGI PIU' ESPOSTI. IL PERCORSO SI FERMA ALL'IMBUTO DOVE IL VERDON SCOMPARE AL DI SOTTO DI UN CAOS ROCCIOSO PER Poi  RICOMPARIRE DOPO CIRCA 150 METRI DI GALLERIA.




 2  MAGGIO ANELLO DI BASTIDON 
DSL 700  DIFF.EE ORE 6





 3 MAGGIO    SENTIERO DEI PESCATORI 

ORE    2,30   DSL. 250  DIFF.E








E' necessario munirsi di una pila in quanto si incontreranno gallerie non illuminate


I PERCORSI POTRANNO SUBIRE CAMBIAMENTI DI DATA  IN BASE AL TEMPO

il programma qui 

venerdì 18 febbraio 2011

ALPI MARITTIME



Lantosque
Les Canyons de Lantosque



IMMAGINE COCHONOU

A pochi chilometri da Nizza un percorso fuori dal comune che si sviluppa lungo il canyon formato dal fiume nelle gorges de la Vésubie. Caratteristica la presenza di una vegetazione abbondante che da l’impressione di vivere in un ambiente tropicale. Questo itinerario è particolarmente apprezzabile nel periodo del grande caldo estivo.
Lungo il percorso incontreremo numerose passerelle di legno sospese nel vuoto che attraversano da una sponda all’altra le gorges.

Il punto di forza del percorso sono: due ponti del ragno e una divertente tirolese.

Livello di difficoltà : media
Dislivello in salita: 100m
Lunghezza del percorso : 950m
Altitudine massima : 500m
Orario medio di percorrenza : 3h



giovedì 17 febbraio 2011

APPUNTAMENTI IN SEDE  2011

 

   DEDICATO A DAVIDE



LE GUIDE DI COURMAYEUR RACCONTANO ATTRAVERSO IMMAGINI E FOTO, LE GRANDI IMPRESE DI DAVIDE


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DANIELA FORMICA CI RACCONTERA' I SUOI 82 QUATTROMILA DELLE ALP





PRESENTAZIONE DEL LIBRO "TUTTI I QUATTROMILA "
DANIELA FORMICA, PRESIDEMTE DEL CLUB 4000, E' L'UNICA ITALIANA AD AVER SCALATO TUTTE LE MONTAGNE DELLE ALPI CHE SUPERANO I 4000 MT.


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UNA SERATA CON HERVE’ BARMASSE E LE GUIDE DI VALTOURNANCE





ALPINISTA ED ALTLETA DEL Global Team The North Face.
Istruttore nazionale delle Guide Alpine dal 2007
e Guida Alpina dal 2000
Tecnico del soccorso alpino valdostano.
Maestro di sci dal 1996 e di snowboard dal 1997
Allenatore federale di sci
nel 2007 Prima solitaria e prima ripetizione della parete sud per la via Direttissima;
-nel marzo 2010 Parete Sud – Via nuova Couloir Barmasse, con il padre Marco Barmasse


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PROIEZIONE FILM “IN UN ALTRO MONDO”  con Dario Favre



1° premio al Festival Internazionale “SONDRIO FESTIVAL” 2010 –
Passo dopo passo, giorno dopo giorno, spesso in silenzio, si segue   Dario Favre, guardia al Parco Nazionale del Gran Paradiso. La sua vita quotidiana è fatta di osservazione degli animali o salvataggio di stambecchi e camosci in difficoltà. L’ambiente è degno delle migliori cartoline postali; tuttavia il paesaggio incantato fatica a nascondere la severità della vita in montagna fatta anche di silenzi e solitudine che bisogna essere capaci di affrontare ed accettare, con il rischio di non farcela.


LE DATE DEGLI APPUNTAMENTI  SARANNO DEFINITE  A BREVE

martedì 8 febbraio 2011

ROTARY CLUB E CAI

il Rotary Club di Valenza ha voluto conoscere Il Cai ,la sua sede , la sua storia e tutti i suoi protagonisti.
la serata si conclusa in palestra
dove Fede

 Dido
e Mirella

hanno dato prova della loro bravura 
sotto  gli occhi stupiti del Presidente del Rotary Sig.Illario 


e degli altri ospiti

grazie ragazzi  ..

SICUREZZA SULLA NEVE

SALA POLIFUNZIONALE PALAGUERCI
          GIOVEDI 1O FEBBRAIO ore 21,15

                                        
 DOLFINI ROBERTO -    vice delegato soccorso alpino Sez. Alessandria
 BISIO ROBERTO       -  membro soccorso alpino Sez.Alessandria

"CORSO SPECIFICO SULL' USO DELL' ARVA "

in data da definire seguira' un corso pratico in Valle d'Aosta



AVVICINAMENTO ALL'ALPINISMO 
CORSO PER ADULTI
INIZIO CORSO 4 MAGGIO 2011


                       con la guida alpina Carlo Gallone

1 LEZIONE TEORICA IN SEDE
2 USCITE IN FALESIA 
2 USCITE SU GHIACCIAIO

POSSIBILITA' DI AUMENTARE LE USCITE IN BASE ALLA RICHIESTA DEGLI ISCRITTI

MAGGIORI INFORMAZIONI 
PRESSO LA NOSTRA SEDE "PALAGUERCI " GIARDINI ALDO MORO VALENZA
Tell.   OI3I/ 945633
Cell .   3393422131  - 340/9882624 –

e-mail:cai@valenza.it

lunedì 7 febbraio 2011

FALESIE ITALIA

Falesia Costiera / TRIESTE


SETTORE A


Papillon
20m - 6b+
9 Santa Esmeralda
18m - 8a
17 Settimo cielo
25m - 6c
30m - 7a+
2 Tropical
20m - 7c
10 Coccomo
18m - 8a
18 Rambo
25m - 7a+
30m - 7c
3 Wovie Zowie
20m - 7b
11 Pensiero positivo
20m - 7c
19 Kura
27m - 7c+
4 Armadillo brillo
40m - 6a+
12 Romantico scoglio 45m
1°- 6b+
2°- 6b
20 Colibrì
20m - 8b
5 Jango
20m - 6b+
13 Macedonia 40m
1°- 4
2°- 7b
21 Piperita Patty
20m - 6c+
27m - 7b
6 project
20m - ?
14 C'est plus facile
20m - 7a
22 Maga Magò
25 m - 6b+
7 Shadow
18m - 7a+
15 Liquirizia 35m
1°- 6b+
2°- 5a
23 House party
20 m - 7c+
8 La mela
18m - 6b+
16 Gelati 45m
1°- 6b+
2°- 6b

                                                                                                                                                                                                               






 
22 Maga Magò
25 m - 6b+
29 Hass Fidanken  40m
1°- 6b
2°- 7a
36 Minamì
22m - 7b
23 House party
20 m - 7c+
30 Survival
25m - 6b
37 Doris
35m - 8b+
24 Jon Jon
20m - 6c+
31 Tramezzino
20m - 6c+
38 Faccia a faccia
12m - 7b+
25 Burattinaio pazzo
20m - 6a+
32 Koka Kola Kid
15m - 7c
39 Pasticcini  40m
1°- 6b
2°- 7a+
26 Topo Gigio
25m - 5c
33 Pallido inverno
15m - 7a+
40 Gratton pour homme
15m - project
27 Gabriella tutta panna
25m - 6a
34 Exodus  35m
1°- 7b+
2°- 6b
41 Comici  40m
1°- 6a
2°- 6b
28 Finferlucchere
35m - 5b+
35 Bela Lugosi  35m
1°- 6c+
2°- 7a+








 SETTORE C









Senza Nome
xxm - 6a
4 Elisir d'equilibrio
25m - 7a+
7 Placca di Lorenzo
25m - 7b
2 Senza Nome
xxm - 6a
5 Senza Nome
12m - 6a
8 Per intenditori
25m - 7a
3 L'ingegner
xxm - 5c+
6 Custode della terra
18m - 6b+
9 Senza Nome
23m - 5c




10 Senza Nome
23m - 5c











font triesteonsight

domenica 6 febbraio 2011

Metodi moderni di allenamento per l’arrampicata sportiva

Lead – Bouldering
Descrizione
Una guida completa all’allenamento per l’arrampicata sportiva (lead e bouldering) essenziale per capire come impostare un piano di allenamento, quali mezzi adottare e quali esercizi scegliere in base al proprio livello e ai propri obiettivi, arricchita da un DVD in cui vengono mostrati in modo dettagliato tutti gli esercizi esposti.
... l'arrampicata sportiva, oltre che una vera passione, è sempre stata al centro della mia carriera di studio e professionale, spero di poter trasferire le esperienze maturate in tutti i campi dell'arrampicata a coloro che ne avranno necessità ...
                                                                                    (RobertoBagnoli) il sito

SOMMARIO CAPITOLI:
Introduzione
CAP 1: principi di base
Allenarsi duro ma con intelligenza
CAP 2: I fattori della prestazione in arrampicata
Analisi dei fattori determinanti una prestazione (componenti, fisiche, tecniche, tattiche, mentali)
CAP 3: i mezzi di allenamento
Corretto utilizzo dei vari mezzi in base al proprio livello; descrizione di: muro-boulder, system wall, trave, pan gullich.
CAP 4: principi dell’allenamento
Concetti di qualità, quantità ed intensità delle sedute.
CAP 5: la forza
I principi generali che regolano lo sviluppo della forza. Tutti gli esercizi da fare sul muro-boulder, sul system wall, sul 
trave e sul pan gullich, suddivisi per livelli.
CAP 6: la resistenza
Metodologie di allenamento della resistenza sulle vie e sul muro boulder. Sistemi di tipo “continuo” o “frazionato”.
CAP 7: la programmazione
Il piano annuale, l’organizzazione dei cicli (in base al livello e alla frequenza di allenamento), l’organizzazione della 
settimana. Sia per lead che per bouldering.
CAP 8: riscaldamento e stretching
Come  e perché riscaldarsi e fare allungamento muscolare.
CAP 9: I test
Test per la forza e per la resistenza
CAP 10: conclusioni

venerdì 4 febbraio 2011

DISCENSORE




Il discensore è uno strumento utilizzato in diverse attività di montagna (arrampicata, alpinismo classico, speleologia) per permettere ad una persona di effettuare una discesa su corda (corda doppia o semplice). Ne esistono di diversi tipi; alcuni di essi sono anche utilizzabili per assicurare il primo di cordata da eventuali cadute 



Principio di funzionamento [

Il discensore sfrutta l'attrito che si crea tra il corpo dello strumento (generalmente metallico) e la corda per dissipare l'energia cinetica che il corpo dell'utilizzatore acquisterebbe in discesa libera[1]. Questo fa sì che una piccola tensione esercitata dalla mano che trattiene il tratto di corda a valle del discensore permetta di variare sensibilmente l'attrito tra corda e discensore, trasferendo la maggior parte del peso sull'imbragatura e non sulla mano stessa.
L'energia viene dissipata sotto forma di calore; ne consegue un forte riscaldamento del discensore, con potenziali effetti collaterali.

Discensore Pierre Allain, 1943


Storia [

In passato, la discesa in corda doppia veniva effettuata con tecniche che non prevedevano l'utilizzo di discensore: la corda veniva avvolta attorno al corpo della persona, che provvedeva a dissipare l'energia. Con l'introduzione dell'imbragatura, iniziarono a comparire artifizi volti a migliorare questa configurazione. Un primo artifizio molto rudimentale fu l'utilizzo di un moschettone agganciato all'imbragatura, mantenendo l'utilizzo del corpo come dissipatore principale. Un successivo miglioramento fu la catena di moschettoni, che utilizzava appunto una serie di moschettoni per costringere la corda ad un percorso obbligato contro superfici metalliche[1].
Il primo discensore moderno fu inventato nel 1943 da Pierre Allain[2][3], ma non ebbe grande successo e non fu utilizzato fino agli anni sessanta del XX secolo.
Da allora, il discensore si è evoluto e specializzato a seconda del tipo di utilizzo.

Tipi di discensore 

I tipi di discensore in commercio sono molteplici. Alcuni sono adatti anche come sistemi per assicurare il primo di cordata, mentre altri sono quasi esclusivamente adatti alla sola discesa su corda. Quando utilizzati per assicurazione, sono metodi di assicurazione dinamica, ovvero non bloccano la corda in caso di caduta ma agiscono da riduttori di forza, e solo un'azione dell'assicuratore può fermare lo scorrere della corda e quindi la caduta.

Discensore a secchiello [modifica]

Il discensore a secchiello o tuber è un discensore per alpinismo ed arrampicata, utilizzabile anche per assicurazione. Consiste in una struttura metallica con due fessure, in cui si infila la corda; negli anelli di corda così creati si infila un moschettone, che va poi fissato all'imbragatura. L'attrito si genera grazie all'azione combinata del corpo del discensore e del moschettone.

Discensore tipo "otto"

Discensore ad "otto" [

Il discensore ad "otto" deriva dal primo discensore Pierre Allain. Caratterizzato dalla forma simile al numero "otto", è fabbricato in acciaio anodizzato o in lega di alluminio.
Si utilizza con una tecnica molto simile a quella del secchiello. L'anello piccolo viene infilato all'imbragatura. Un'ansa di corda viene fatta passare dentro all'anello più grosso ed avvolta intorno al "gambo" del discensore; l'attrito si genera per sfregamento di quest'ansa[4].
Ha i vantaggi di essere molto economico e facile da utilizzare; per contro, ha il difetto di torcere molto la corda.
Utilizzato come discensore è poco sicuro, in quanto non autobloccante, a meno che non sia utilizzato insieme ad altri sistemi di sicurezza, come ad esempio un prusik[5].

Schema di funzionamento di un discensore a pulegge fisse

Discensore a pulegge fisse [

Il discensore a pulegge fisse è utilizzato principalmente in speleologia. Nella sua forma più comune (prodotti commerciali Kong e Petzl) permette la discesa su corda singola. È costituito da due pulegge fisse imbullonate su una piastra metallica; una seconda piastra metallica mobile è imperniata sull'asse della puleggia fissa più interna, ed è dotata di un clicchetto che ne permette l'aggancio ad un moschettone[1]. Grazie a questo meccanismo non è necessario togliere il discensore dall'imbragatura per togliere e mettere la corda. Questa viene fatta passare nel discensore con un percorso a "S"; l'attrito si genera sulle due pulegge. È difficilmente utilizzabile per assicurazione.

Discensore autobloccante]

È una variante del discensore a pulegge fisse, al quale viene aggiunta una leva mobile che in posizione di riposo strozza la corda, bloccando la discesa. La velocità di discesa viene regolata variando la pressione sulla leva. È utilizzato in speleologia, e non è adatto per assicurazione.

Discensore a barrette [

Il discensore a barrette deriva dalla catena di moschettoni, dalla quale riprende il principio di funzionamento. Si tratta di una struttura metallica ad "U" sulla quale sono fissate 4 o 5 barrette metalliche, alcune delle quali possono essere sbloccate ad un estremo per far passare la corda, che viene così forzata ad un percorso "avanti/indietro" tra le barrette. Utilizzato principalmente in speleologia, è poco adatto per assicurazione.

Precauzioni [

I discensori sono fatti di metallo, quindi l'attrito che questi hanno dallo scorrimento della corda può far aumentare la temperatura, anche di molti gradi se la discesa è stata eseguita a grande velocità e per una lunga distanza. Per questo motivo è raccomandato, oltre a calarsi lentamente (laddove non sia strettamente necessario arrivare a terra nel più breve tempo possibile), di togliere velocemente il discensore dal contatto con la corda, per evitare che il calore sviluppato dall'attrito rovini il rivestimento della corda, riducendo quest'ultima a sfibrarsi lentamente e con il passare del tempo e delle calate. Una volta tolto il discensore si possono togliere con calma anche gli altri componenti.

Discesa in corda doppia: Utilizzo del discensore.

Ora bisogna posizionare il nostro discensore sulla corda.
Esistono diversi attrezzi adibiti a questo scopo: per il loro corretto utilizzo è necessario consultare le istruzioni allegate all'attrezzo al momento dell'acquisto. In questa sede mi limito a descrivere l'utilizzo del discensore ad otto.
In tutti i casi è importante che il discensore venga posizionato a monte del nodo autobloccante: tra il nodo e l'anello di calata.



Fare passare la corda doppia dentro l'anello più largo del discensore. In questo modo si crea un'asola.
Far passare l'asola intorno all'anello più piccolo del discensore.







Mettere un altro cordino dentro l'anello più piccolo del discensore e collegare il cordino all'imbrago con un secondo moschettone.

Tutto è pronto: bastano poche e semplici manovre per scendere vincendo, almeno le prime volte, la paura di "buttare" la schiena verso il vuoto.